In pochi anni il rapporto con i nostri sogni è cambiato più che nel resto della storia. La psicoanalisi se ne occupa dalle origini, quando il paziente li annotava su carta; oggi lo fa sullo smartphone. E all’analista racconta: «Non so più se questo l’ho sognato o visto sullo schermo».
Il contatto con le immagini interiori è diluito da quelle preconfezionate. La fantasia si inaridisce. Ne soffrono l’insegnamento, la memoria, l’indipendenza
nel lavoro, il quoziente d’intelligenza, la sessualità. I sogni avevano senso personale e collettivo, divenendo mito, narrazione condivisa. Simile era la visione, dove figure inconsce si manifestano a mente sveglia.
Se essa poi era rivolta al futuro, traboccava in profezia, che indica il destino a singoli, gruppi, popoli.
Informazioni e biglietti
www.festivaldellamente.it
A l’heure où triomphent les Trump, Erdogan, Duterte, et bien d’autres leaders qui leur ressemblent, il est grand temps de s’intéresser attentivement à ce livre du psychanalyste et sociologue italien (« un grand livre » selon Zygmunt Bauman), qui voit dans la paranoïa collective une des grandes forces de l’histoire, et notamment de celle du 20ème siècle. Paranoïaques, Hitler ou Staline l’étaient, de toute évidence. Mais la question est de savoir pourquoi ils ont été suivis. Si les cas graves de paranoïa individuelle sont rares, en revanche la paranoïa collective – qui attribue aux actions et aux complots des « autres » tous ligués contre « nous » la responsabilité de tous nos maux – est infiniment plus répandue. Avec, comme résultat, l’agression d’un groupe (les pogroms), l’expulsion collective (l’épuration ethnique) ou l’extermination.
Comment penser ensemble subjectivités individuelles et subjectivités collectives ? Il n’est peut-être pas de question plus urgente aujourd’hui.
Luigi Zoja, sociologue et psychanalyste jungien, vit et travaille à Milan ; il a notamment été président de l’Association Internationale de Psychologie Analytique (IAAP). Dans ses nombreux ouvrages, il analyse les travers collectifs des sociétés contemporaines, en les mettant en perspective dans la longue durée culturelle. Il a publié : Le Père. Le geste d’Hector envers son fils. Histoire culturelle et psychologique de la paternité (coédition Les Belles Lettres / La Compagnie du Livre rouge, 2015). Il a également publié des articles théorico-cliniques dans la revue Cahiers Jungiens de Psychanalyse.
Il est recommandé de s’inscrire car la salle peut recevoir 90 personnes au maximum,
en écrivant à : secretariat@cgjungfrance.com
La présentation sera suivie d’un repas (20 €) pour ceux qui souhaitent prolonger la discussion. S’inscrire en écrivant à : secretariat@cgjungfrance.com (paiement en liquide, par chèque à l’ordre de la SFPA ou par virement : Crédit Coopératif – IBAN : FR76 4255 9100 0008 0037 1310 686)
Tavola rotonda
ERICH WOLFGANG KORNGOLD
DIE TOTE STADT
femme fatale fra reincarnazione e desantificazione
Intervengono:
MARCO MODENESI
Georges Rodenbach: dal romanzo Bruges-la-morte alla pièce teatrale Le mirage. Religiosità, ritualità, morbosità.
GIANGIORGIO SATRAGNI
Erich Wolfgang Korngold, la melodia come illusione nello smarrimento della mente.
LUIGI ZOJA
Morte dell’amore e abisso di un mondo nell’età dell’inconscio.
Locandina Tavola rotonda Die Tote Stadt
per ulteriori dettagli e informazioni.
L’incontro si terra nel ridotto dei palchi “Arturo Toscanini”
Ingresso gratuito fino a esaurimento dei posti
All’interno della rassegna Libri al MAXXI il 15 dicembre alle ore 18 ci sarà la presentazione dell’ultimo libro di Luigi Zoja edito da EInaudi Vedere il vero e il falso.
L’invenzione fotografica è stata intesa fin dall’inizio come inizio dell’informazione obiettiva. Eppure la ricostruzione storica dimostra che le foto più famose sono spesso il risultato di artifici.
Il libro di Zoja discute otto fotografie celebri: le quattro che rappresentano “guerrieri” provengono da messe in scena; le altre quattro, che riproducono dei bambini che ignorano finalità nascoste, sembrano veritiere. Questa rassegna anticipa il problema della post-verità, analizza la psicologia retrostante e offre strumenti per capirla.
Introduce
Irene De Vico Fallani MAXXI Ricerca
Intervengono
Luigi Zoja autore del volume
Beppe Attene studioso e documentarista
Evento in collaborazione con Giulio Einaudi editore
Ingresso libero fino a esaurimento posti.
Della Cina parlano in molti, ma pochi ne sanno veramente qualcosa, le distanze linguistiche e culturali costituiscono ancora una barriera difficile da superare.
Questa volta sarà a Philo un professore e analista junghiano cinese, Heyong Shen, che ha fondato i primi gruppi di psicologi analisti in Cina.
In dialogo con Luigi Zoja ci introdurrà al grande tema della condizione della donna in Cina. Cosa è accaduto alle donne cinesi e alle coppie con la politica del figlio unico abolita solo recentemente? Quali sono state le conseguenze psicologiche di questa politica demografica? A cosa porterà la mancanza di molte decine di milioni di donne, causate dagli aborti selettivi?
Contemporaneamente, anche l’Italia ha attraversato una “generazione del figlio unico” non imposta dalla legge ma dal costume.
Heyong Shen e Luigi Zoja affronteranno somiglianze e differenze psichiche in due contesti sociali e culturali così diversi.
Heyong Shen, professore a Shanghai, fondatore della psicologia analitica junghiana in Cina.
Luigi Zoja è stato presidente dell’Associazione Internazionale di Psicologia Analitica, il suo testo più recente è Vedere il vero e il falso (Einaudi, 2018).
INGRESSO LIBERO
Si rinnova anche per il 2016 la manifestazione Cattedra del Confronto, percorsi di riflessione per suscitare il dibattito su questioni cruciali.
La manifestazione si estenderà su tre giornate in cui verranno affrontate tre tematiche differenti:
con Luigi Zoja, psicanalista e Rosanna Virgili, biblista
- Lunedì 11 aprile la Rabbia
con Paolo Nori, scrittore e Stefano Federici, psicologo e teologo
- Lunedì 18 aprile lo Stupore
con Silvano Petrosino, filosofo e Katia Malatesta per Religion Today Festival