Dialogo tra Serge Latouche e Luigi Zoja su «La Lettura» di Domenica 12 aprile. Anche via App.

Sulla Lettura il dialogo molto fitto tra il teorico della decrescita Serge Latouche e lo psicoanalista Luigi Zoja, a cura di Annachiara Sacchi: i due esperti analizzano diversi elementi della società in questa crisi, valutando e soppesando insieme il rivolgimento sociale ed economico, punto per punto, e traendone interessanti spunti per i modelli di sviluppo del futuro.

FQ Millennium. Paura e Coronavirus

Mensile n°32 Anno 4

Lo psicoanalista Zoja illumina il nostro rapporto con la paura, dalle urne al Coronavirus.

https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/03/21/dal-coronavirus-alla-politica-lo-psicoanalista-zoja-spiega-il-nostro-rapporto-con-paura-e-paranoia-su-fq-millennium-in-edicola/5743992/

Inoltre nello stesso numero altri interventi e articoli, tra cui:

Il Veneto del “democristiano” Zaia e gli autonomisti di una Varese passata al Pd, i post fascisti all’assalto di Roma e la Sardegna di Solinas. E i 128 inquisiti del partito.
Inchiesta: attento, il 5G ti spia. Reportage: Hebron, la città dell’odio.

Sabato 14 marzo in edicola con il Fatto Quotidiano
Dal 15 marzo solo FQ MillenniuM a € 3,90

Per acquistare copia digitale clicca qui.

Per acquistare invece una copia cartacea qui.

Paranoia e virus

Articolo di Luigi Zoja su Doppiozero (e su la Repubblica)
“Se si manifesta non sul piano individuale e clinico, ma nella mentalità collettiva, la paranoia si diffonde per infezione psichica e fa perdere il senso delle proporzioni. La comunicazione orale peggiora le cose, perché la sua estrema variabilità semina il panico. Oggi il suo strumento di amplificazione sono i cosiddetti social, affidati ad ogni individuo ed usati soprattutto per scaricare emozioni di cui il soggetto ha perso il controllo, anche quando pretende di comunicare qualcosa di obbiettivo. (…)
Come la paranoia, l’ansia è psicologicamente molto infettiva. (…)
La massa reagisce con la psicologia della massa. Ma sarebbe più esatto dire: della folla. Cioè di una massa che si trova ad essere investita contemporaneamente da un unico problema per circostanze casuali. (…)
La nostra mente non è più abituata ad aspettare e tantomeno a pensare con pazienza. Eppure anche i nostri pensieri difficilmente sono istantanei: quelli veri giungono solo dopo qualche attimo, solo dopo averli ‘chiamati’. La mente che interviene in modo istantaneo, dunque, si disabitua a pensare articolatamente. Lungo questo percorso, la psiche si sta anche dissociando dal nostro corpo: che dovrebbe formare con esso un’unità, proprio come lo era negli animali o negli uomini storici, forse in via di sparizione.”

https://www.doppiozero.com/materiali/paranoia-e-virus

Coronavirus: psicosi collettiva

https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/02/24/sono-le-venti-nove-lintervista-allo-psicoanalista-luigi-zoja-coronavirus-lieve-psicosi-collettiva-come-a-new-york-dopo-l11-settembre/5716221/

Quanto conta la psicologia nel nostro modo di reagire all’epidemia di coronavirus. Lo spiega lo psicoanalista Luigi Zoja, intervistato da Sono le Venti, il programma di Peter Gomez in onda sul Nove. “Stiamo reagendo con una lieve psicosi collettiva, che contagia tutti. Non diversa da quella che ho osservato quando abitavo a New York dopo l’11 settembre del 2001

E se domani. [Milano]

In una società fatta spesso di solitudini e di isolamento, nascono e si sperimentano nuove forme di convivenza capaci di ricomporre affetti e di offrire sostegno reciproco. Come e con quali strumenti costruire relazioni di prossimità e modelli di cura utili a comunità in continua trasformazione?

Con una lecture di Erica Vernold Miller, fondatrice e CEO di Patty Cake Consulting. Partecipano Carmen Pellegrino, scrittrice e storica; Philip Di Salvo, Università della Svizzera Italiana; Luigi Zoja, Presidente dell’Associazione Internazionale di Psicologia Analitica; Rocco Civitarese, autore di Giaguari invisibili. Modera Cinzia Poli, conduttrice radiofonica e televisiva.

Soirée de présentation et discussion du dernier livre de Luigi Zoja: Paranoia [Paris]

A l’heure où triomphent les Trump, Erdogan, Duterte, et bien d’autres leaders qui leur ressemblent, il est grand temps de s’intéresser attentivement à ce livre du psychanalyste et sociologue italien (« un grand livre » selon Zygmunt Bauman), qui voit dans la paranoïa collective une des grandes forces de l’histoire, et notamment de celle du 20ème siècle. Paranoïaques, Hitler ou Staline l’étaient, de toute évidence. Mais la question est de savoir pourquoi ils ont été suivis. Si les cas graves de paranoïa individuelle sont rares, en revanche la paranoïa collective – qui attribue aux actions et aux complots des « autres » tous ligués contre « nous » la responsabilité de tous nos maux – est infiniment plus répandue. Avec, comme résultat, l’agression d’un groupe (les pogroms), l’expulsion collective (l’épuration ethnique) ou l’extermination.

Comment penser ensemble subjectivités individuelles et subjectivités collectives ? Il n’est peut-être pas de question plus urgente aujourd’hui.

Luigi Zoja, sociologue et psychanalyste jungien, vit et travaille à Milan ; il a notamment été président de l’Association Internationale de Psychologie Analytique (IAAP). Dans ses nombreux ouvrages, il analyse les travers collectifs des sociétés contemporaines, en les mettant en perspective dans la longue durée culturelle. Il a publié : Le Père. Le geste d’Hector envers son fils. Histoire culturelle et psychologique de la paternité (coédition Les Belles Lettres / La Compagnie du Livre rouge, 2015). Il a également publié des articles théorico-cliniques dans la revue Cahiers Jungiens de Psychanalyse.

Il est recommandé de s’inscrire car la salle peut recevoir 90 personnes au maximum,

en écrivant à :  secretariat@cgjungfrance.com 

La présentation sera suivie d’un repas (20 €) pour ceux qui souhaitent prolonger la discussion.  S’inscrire en écrivant à :  secretariat@cgjungfrance.com  (paiement en liquide, par chèque à l’ordre de la SFPA ou par virement : Crédit Coopératif – IBAN : FR76 4255 9100 0008 0037 1310 686)

Dialogo e conflitto. La comunità possibile [Lodi]

Il “welfare state” che conosciamo sta evolvendo in forme nuove: cambiano i panorami, i bisogni, le risorse disponibili e le idee. La minor disponibilità di risorse influisce
sicuramente sulla crisi del welfare tradizionale. Rappresenta al contempo un’occasione per sperimentare risposte partecipate ai bisogni sociali. Si valorizzano così i territori in un’ottica creativa ed innovativa, orientata a dare ascolto alle sempre nuove ed emergenti
necessità delle comunità e ad accogliere positivamente il contributo di organizzazioni e singoli cittadini. Per garantire a tutti una migliore qualità della vita. Insieme.

All’interno del convegno “LA COMUNITÀ POSSIBILE premesse e promesse di un welfare che cambia” venerdì 22 novembre interverrà Luigi Zoja sul rapporto con l’altro.

Per i dettagli sul programma e iscrizione: http://www.fondazionelodi.org/comunita-possibile-21-e-22-novembre-2019/

 

L’avversario come bisogno storico, culturale e psicologico [Roma]

L’identificazione del male e dei “malvagi” è presente in tutte le società: è quindi una necessità psicologica. La modernità dovrebbe allontanare i “riti del capro espiatorio”, ma l’invasione mediatica, le manipolazioni politiche, l’incontrollabilità di internet e dei social possono addirittura spingere in direzione opposta.

Per un’etica della responsabilità. UrbanaMente. Abbiategrasso (MI)

Luigi Zoja, psicanalista e nostro ospite abituale, sarà il relatore della seconda serata, dedicata alla responsabilità.
Infatti, nell’era di un individualismo, del consumismo e di un certo nichilismo sociale, “responsabilità” è probabilmente la parola più importante.
L’uomo non è solo, l’uomo è per essenza collocato all’interno della società, volente o nolente, e su di essa ha un impatto. In quanto esseri umani liberi di scegliere, siamo chiamati a rispondere delle nostre scelte e delle azioni che ne conseguono, soprattutto quelle sbagliate.
Ne discuteremo al Liceo Bachelet di Abbiategrasso.

Ingresso libero.