Uguaglianza o libertà?

Uguaglianza e libertà, questi due concetti sono i principali ideali della società moderna. Nel XX secolo le masse sono state mobilitate per realizzarli. Purtroppo esso è stato anche il secolo in cui gli umani hanno massacrato più umani che in tutto il resto della storia messo insieme.

Il XXI secolo non è stato finora caratterizzato dai massacri del precedente, per ora, ma manca di progresso verso uguaglianza e libertà.

Nel corso dell’incontro partendo da questi punti si svilupperanno riflessioni e commenti.

Webinar – Paranoia as a political force

The Asheville Jung Center presents  a webinar series on  The Shadow and the Problem of Evil with Murray Stein,  Sarah Stein, Erel Shalit, Mary Tomlinson, Henry Abramovitch and Brigitte Egger.

Luigi Zoja April 14 11AM ET: Paranoia as a political force in world history (17:00 Rome UTC+1)

 

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Il gesto di Ettore. Incontro

Paolo Colombo a colloquio con Luigi Zoja

in occasione della nuova edizione aggiornata e ampliata di

Il Gesto di Ettore. Preistoria, storia, attualità e scomparsa del padre

L’identità maschile – creazione della cultura, non dell’istinto –deve ricostruirsi oggi in un paesaggio sociale ancora cosparso dalle ultime rovine del vecchio ordine patriarcale. Il principio verticale di autorità, vigente per secoli e spodestato con la Rivoluzione francese da quello orizzontale di fratellanza, non è stato sostituito da un nuovo esercizio dell’autorevolezza, al tempo stesso fermo e amorevole come il gesto dell’Ettore omerico che, pur votato al duello mortale, sveste le armi per abbracciare il figlioletto e levarlo verso il cielo, fissando per sempre l’archetipo della paternità.

 

Paranoia e storia: uno sguardo psicologico e culturale ai conflitti dell’Occidente

Luigi Zoja interverrà ai “Seminari internazionali” di Psicoterapia e Scienze Umane con una relazione dal titolo “Paranoia e storia: uno sguardo psicologico e culturale ai conflitti dell’Occidente”.

La conferenza percorre la storia della paranoia, ma soprattutto la paranoia nella storia. Le statistiche dicono che, come forma di disturbo mentale, la paranoia ha poca importanza. Altri forme di patologia possono essere ben più presenti, come i disturbi alimentari nella vita di oggi. Solo la paranoia, però, è capace di fare la storia: basta pensare al secolo XX e ad Hitler e Stalin. Essa incide direttamente sugli eventi collettivi perché – di nuovo a differenza delle altre psicopatologie – è psichicamente infettiva: se io sospetto di un altro, i miei comportamenti gradualmente inducono anche l’altro a sospettare di me. Le dinamiche paranoiche si alimentano da sole. Per giunta, la paranoia contagia non solo gli individui ma, con particolare facilità, le masse intere. Essa è dotata di una rigidità e circolarità argomentativa mascherata da falsa logica, che inganna facilmente le menti più semplici: va dritta al suo scopo distruttivo e la sua impazienza seduce l’uomo comune ben più dei veri discorsi politici, religiosi o ideologici. Un tempo, essa si affidava alle “voci”. Oggi possono favorirla le semplificazioni della comunicazione di massa.

La conferenza ricostruirà argomenti paranoici emblematici nella storia, da Caino a Bush junior. Si apre con l’analisi della paranoia di Aiace nel dramma di Sofocle e chiude con la discussione di quella shakespeariana di Otello.

La follia che fa la storia. Paranoia di massa nella storia e paranoie a proposito dei media

La Società di Psicoanalisi Critica presenta: La follia che fa la storia.

La storia insegue la ragione, ma è segretamente portatrice di una sragione: la paranoia, che parte da una premessa errata (la presenza di un nemico assoluto), poi procede per passaggi apparentemente logici. Uno schizofrenico fa soffrire i circostanti, ma non comunica la propria patologia; al contrario un paranoico può contagiare addirittura le masse. Con l’avvento della modernità e della comunicazione di massa, la paranoia dovrebbe venir limitata dalla razionalità e dalla migliore informazione, invece ne riceve un nuovo impulso. I mass media populisti raggiungono grandi successi nel pubblico, quando gli additano un capro espiatorio esterno e visibile. Va tuttavia riconosciuto un pizzico di paranoia anche alla vox populi, che in vari casi costituisce i media come un nemico assoluto, senza voler riconoscere ad essi valenze costruttive, che sarebbero facilmente fruibili, ma troppo spesso vengono scotomizzate.

Luigi Zoja
Gianni Trimarchi

Conduce il dibattito Adriano Voltolin

Cattedra del confronto 2016

Si rinnova anche per il 2016 la manifestazione Cattedra del Confronto, percorsi di riflessione per suscitare il dibattito su questioni cruciali.

La manifestazione si estenderà su tre giornate in cui verranno affrontate tre tematiche differenti:

  • Lunedì 4 aprile la Paura

con Luigi Zoja, psicanalista e Rosanna Virgili, biblista

  • Lunedì 11 aprile la Rabbia

con Paolo Nori, scrittore e Stefano Federici, psicologo e teologo

  • Lunedì 18 aprile lo Stupore

con Silvano Petrosino, filosofo e Katia Malatesta per Religion Today Festival

 

 

Seminars: The Archetype Of The Father – The History Of Paranoia, Paranoia At Work In History

Southern African Association Of Jungian Analysts (SAAJA) Presents two seminars by LUIGI ZOJA SATURDAY MARCH 5 TH , 2016

Venue: UCT Lung Institute, George Street, Mowbray

Date: Saturday 5 th March 2016

Seminar 1. 9h30 – 11h00: “The Archetype of the Father”

11h00-11h30 : TEA

Seminar 2. 11h30-13h00: “The History of Paranoia, Paranoia at Work in History”

1. THE ARCHETYPE OF THE FATHER

Countless children throughout the world now grow up without fathers. Using a Jungian perspective I will attempt to reframe what history, biology, sociology, and anthropology have to say about this striking fact. Evolution and zoology show that fatherhood is a cultural creation, changing over time. Its archaic psychic structures imply two things: fatherhood has a fixation upon discipline, and it tends toward authoritarian defensiveness and aggression in a structural way. Fatherhood is inherently fragile, projecting its precariousness outside where it can be fought. The Greeks sensed this archaic desperation and tried to master it, creating the theory of a paternal genetic origin for the father in relation to his children. The Greeks and then the Romans reinforced a patriarchal link with the gods, spirit, and metaphysics of the sky. Modern society still tends to substitute teachings of the archetypal father with information that comes from one’s peers, in spite of strong counter-trends, first in Christianity’s shift to the Son, and then the American and French Revolutions. The devaluation of fatherhood since the industrial revolution, particularly in the last century with the “terrible father” represented in modern dictators and with a climbing divorce rate, has brought fatherhood into symbolic demise. The author weaves all these factors through his Jungian exploration of the role of the father

2. THE HISTORY OF PARANOIA, PARANOIA AT WORK IN HISTORY

This study follows the history of paranoia, but above all the paranoia at work in history. While other forms of mental illness are far more immediate, only paranoia can literally make history, as it did through Hitler and Stalin. It can take hold of events directly because, unlike the rest of pathology, it is contagious. Far from being individual, its dynamics are self-replicating, devouring entire societies. The leader loses control of it. Once infected, the collective unconscious – of which the leader is part – acquires an autonomous life and gains momentum. This fact stems from the rigid circularity of paranoia. Masquerading behind false logic, it is fatally attractive to simpler minds. It aims straight at its goal of destruction, and to the average person its impatience is far more seductive than any political, religious, or ideological discourse.

 

CPD points applied for: 1 per seminar or 3 if both attended. Fee: R400 per seminar; R700 for both Tea and snacks are included Booking essential Bookings and payments need to be made 3 days before the event for catering purposes. Closing date for bookings: 2 March 2016. No Refunds. Booking through Lynda Blanchard via email: saaja@mweb.co.za or call at 021 689 6090

Utopia, Distopia e Follia: la fame di nemici

L’Accademia di Dialogo Interculturale presenta all’interno della rassegna “Dialoghi Interculturali del giovedì” un tentativo di comparare i due pericoli più dibattuti dalla nostra società: il terrorismo e il cambio climatico.

Luigi Zoja, psicoanalista e saggista, dialogherà con Francesco Comina.

Introduce il presidente dell’Accademia Gianni Lanzinger

Anche la strage terroristica peggiore della storia, quella dell’11/9/2001, ha lasciato un numero di morti tragico, ma inferiore a quello di altri eventi accettati: terremoti, decessi per traffico stradale ecc. Ma ha ottenuto esattamente quello che i terroristi desideravano: dominare l’attualità e cambiare la vita delle persone. I fenomeni di cambio climatico, in gran parte causati dall’uomo e su cui quindi potremmo influire, mobilitano invece meno emozioni. Eppure si calcola che il solo El Niño che si prepara metterà in pericolo la vita di 60 milioni di persone. Perché abbiamo spesso tanta paura per la nostra vita individuale e meno per quella del pianeta? Forse perché, a proposito del terrorismo, possiamo attribuire la colpa a un nemico malvagio; mentre per la degenerazione del pianeta ognuno dovrebbe attribuire una parte di responsabilità a se stesso: alla fame infinita di beni materiali e quindi di uno sviluppo economico che comporta un rischio di sottosviluppo psichico.

Writers. Gli scrittori (si) raccontano: Violenza e Islam

All’interno del festival Writers – gli scrittori (si) raccontano presso i Frigoriferi Milanesi si svolgerà l’incontro Violenza e IslamAdonis dialoga con Luigi Zoja.
Presenta Cristina Giudici. Interprete Anna Maria Arduino.