Paranoia nell’attualità e nella storia

Il ventunesimo secolo, che avrebbe dovuto imparare qualcosa dagli orrori del secolo precedente, si sta rivelando invece ancora più paranoico. È da queste premesse che prende il via – sabato 1 aprile, alle 18.00 presso la Sala della Gloria all’Università Cattolica di Brescia (via Trieste, 17) – la riflessione di Luigi Zoja.

Analizzando la componente paranoica dei leader e delle politiche che ci hanno portato fino ad oggi, lo psicanalista junghiano cercherà di collegare gli interessi psicologici della sua ricerca ai temi più urgenti e attuali, come terrorismo, immigrazione, movimenti populisti e di estrema destra.
L’incontro – dal titolo Paranoia nell’attualità e nella storia – è promosso dall’Associazione Rinascimento Culturale in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia e con il patrocinio di ASAG (Alta Scuola di Psicologia Agostino Gemelli).

Ingresso libero.

Intervista: Lo psicanalista Luigi Zoja a Huffpost: “Il Novecento è pieno di padri terribili e oggi sono evanescenti”

“Più che tornare alla Prima Repubblica, la politica italiana sta “regredendo alla logica dell’orda, dove branchi rivali si accordano e si sbranano tra loro, senza tener conto di ciò che accadrà dopo. Ci vorrebbe un nuovo Monti, che, invece di accudire le nostre pulsioni come una madre, abbia il coraggio di essere impopolare, imponendoci nuovi sacrifici”.

Scuola junghiana, Luigi Zoja è uno di quegli psicoanalisti che si muovono nelle profondità degli archetipi, decifrando il linguaggio dei simboli e della mitologia, in un territorio – quello dell’inconscio collettivo – che sta sta sempre al confine con la dimensione pubblica.”

Per l’intervista completa: http://www.huffingtonpost.it/2017/03/19/zoja-padri-novecento_n_15466188.html?utm_hp_ref=italy

Jung e Neumann un dialogo in mezzo a persecuzione e guerra, psicologia del profondo e storia del mondo

Incontro a partire dal libro
Jung e Neumann. Psicologia analitica in esilio. Il carteggio 1933-1959

a cura di Luigi Zoja (Moretti&Vitali)

Due giganti della psicologia del profondo si confrontano da amici e da colleghi, dopo essere stati maestro e allievo, in un periodo tragico della storia, dagli anni del nazismo e della persecuzione contro gli ebrei, alla guerra e alla nascita dello stato di Israele, dove Neumann era emigrato per salvarsi.
L’urgenza dei tempi impone ai due psicologi di guardare con attenzione febbrile al nesso tra dimensione collettiva e processo di individuazione, tra le differenti origini religiose e culturali di cui sono eredi e le possibilità di una nuova declinazione della ricerca di senso.

I due interlocutori si parlano con rispetto e stima altissima, quindi con dolorosa sincerità, anche delle loro diverse propensioni: spicca nel testo la trama di pensiero che porta la psicologia analitica verso l’esplorazione delle concezioni del mondo e delle religioni, fino alla formulazione, da parte di Neumann, della proposta di un’etica nuova per la nostra epoca.

con Gad Lerner, Romano Màdera, Moreno Montanari,

Elizabeth Zoja, Luigi Zoja

Alle radici della violenza maschile sulle donne

“Novantasette su cento delle ragazze giovani e carine che vengono assassinate finiscono dritte dritte, con le loro foto, sulle prime pagine. Non è una cifra: è un faro acceso sul femminicidio. E la società in cui viviamo. Lo dice il confronto con la presenza sui giornali, sul web, sui tiggì di altre donne ammazzate dal marito, dall’ex di turno, dal compagno o dallo spasimante. Stessi omicidi, stessa ferocia, stesse pistole, stessa benzina, stessi coltelli… Ma più anni hanno, quelle donne, meno interessano…” (Gian Antonio Stella)

PARTECIPERANNO:

Saluti del Segretario Raffaelo Lorusso, del Presidente, Giuseppe Giulietti e della Presidente Cpo della Fnsi Alessandra Mancuso

Introduzione Luisa Betti Dakli – giornalista esperta diritti donne e minori

Primo panel

EMANUELA VALENTE – giornalista e autrice della ricerca “I volti degli offender”

  • TERESA MANENTE – responsabile avvocate penaliste Rete Centri Antiviolenza
  • ALESSANDRA PAUNCZ – responsabile Centro Ascolto Uomini Maltrattanti (CAM)
  • GIAN ANTONIO STELLA – editorialista de Il Corriere della Sera
  • PAOLA SPADARI – Presidente dell’Ordine dei giornalisti del Lazio

Secondo Panel

  • CHIARA SARACENO – docente di Sociologia della Famiglia Università di Torino
  • LUIGI ZOJA – psicoanalista e saggista

Coordinano la giornata: Luisa Betti Dakli e Paolo Butturini

Mostrare il falso vedere il vero

Luigi Zoja parlerà delle immagini che hanno definito la storia del XX secolo. Ci sono immagini che hanno catturato momenti cardine della storia del Novecento. L’avvento della fotografia aveva creato l’illusione della possibilità di una cronaca oggettiva. Le principali fotografie considerate icone dell’eroismo o di eventi militari sono invece falsificate o staged. Solo le drammatiche foto dei bambini sembrano non essere state manipolate e potrebbero confermare che il Novecento è stato il secolo del bambino.

Ingresso libero fino a esaurimento posti.

Se si può raccontare: la vita nella malattia, la malattia nella vita

Lunedì 6 febbraio dalle ore 12:00 sarà possibile assistere in diretta streaming su www.raiplay.it/sesipuoraccontare alla trasmissione promossa e organizzata da Rai Pari Opportunità Milano “Se si può raccontare. La vita nella malattia, la malattia nella vita”.

Parteciperanno Elena Cattaneo, docente presso l’Università degli Studi di Milano e senatrice a vita, Paola Mosconi, IRCCS -Istituto Mario Negri di Milano e Luigi Zoja, psicanalista e saggista, con interventi teatrali di Marina Senesi, attrice e autrice.

Coordina Massimo Cirri, giornalista.

Le richieste di partecipazione devono essere necessariamente segnalate via e-mail all’indirizzo scatterai@rai.it per la lista pass d’ingresso.

 

 

Senza scuse

Domenica 15 gennaio alle ore 23 circa, andrà in onda su Rai1 all’interno dello special “Senza scuse” un’intervista a Luigi Zoja di Elisabetta Mirarchi. Lo special è dedicato alla spinosa questione della maleducazione in Italia.

Mondo in Pace. Possiamo ancora dirci e farci prossimi?

«Ama Dio e ama il prossimo, diceva il comandamento…E il prossimo? Nel mondo pre-tecnologico la vicinanza era fondamentale. Ora domina la lontananza, il rapporto mediato e mediatico. Il comandamento si svuota. Perché non abbiamo piú nessuno da amare». Luigi Zoja

Sabato 3 dicembre si terrà l’incontro “Possiamo ancora dirci e farci prossimi?” all’interno della manifestazione Mondo In Pace, presso al Sala del Minor Consiglio del Palazzo Ducale.

 

Mondo in Pace è un progetto di LaborPace – Caritas diocesana di Genova
Ideazione e coordinamento Fabrizio Lertora
Progettazione e realizzazione a cura dello Staff LaborPace Caritas
Genova: Luca Franchini, Maria Celentano, Alessandra Marenco, Paola Faorlin, Stefano Piana, Cinzia Calore, Olivia Zaina, Carolina Gaggero, Simone Croce, Antonio Bertocchi Allestimenti Antonio Bertocchi