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Una Psiche meno nemica di sé. La filosofia nei luoghi del silenzio
Agosto 22, 2018 - Agosto 28, 2018
La nostra vita materiale si è arricchita come nessuno aveva saputo profetizzare. Ma, nello stesso periodo, la mente (= psiche) umana si è invece drammaticamente impoverita. In due modi ancora meno previsti. Prima di tutto, gli ideali di progresso e di benessere si sono fatti individuali: nel nostro immaginario, l’altro, lo sconosciuto, da oggetto di curiosità è diventato un soggetto nemico. Le ricerche mostrano però che l’attenzione al prossimo e il comportamento sociale migliorano la condizione non solo dei beneficiati, ma anche a chi li pratica. In secondo luogo, l’attività mentale a cui si dà valore tende a restringersi a ciò che è cosciente, razionale e dotato di funzionalità. Questo significa che il sentimento e l’estetica vengono svalutati perché non hanno un diretto valore commerciale: eppure, contano molto per la qualità della vita. Hanno perso di valore i fattori inconsci più importanti per la mente: la fantasia, che da sempre nutre l’arte; e i sogni, attraverso cui parlavano addirittura le divinità.
Durante il corso verrà mostrato e discusso il film Der Fall Jägerstätter ( Il caso Jägerstätter, 1971 ) di Axel Corti.