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Lezioni sull’empatia. Relazioni di cura.
Aprile 17, 2021 @ 9:00 am - 11:00 pm
Relazioni di Cura.
Dopo due edizioni in presenza, Lezioni sull’empatia si sposta online, con un programma internazionale che mette al centro la molteplicità dell’empatia come esperienza umana.
In questa edizione, il programma prevede 5 speech.
FISIOLOGIA DELL’EMPATIA. I neuroni specchio sono alla base dell’empatia, cioè della capacità di rapportarsi agli altri, di comprenderli, di solidarizzare con le loro sofferenze e le loro gioie. Rizzolatti ha scoperto che, nelle aree deputate ai movimenti, le aree motorie, la medesima attività neuronale si verifica sia in chi compie un gesto, per esempio afferra un bicchiere, sia in chi lo guarda. Per questo nell’osservatore si parla di neuroni specchio. Dunque, a livello cerebrale, se ti guardo bere è in qualche modo come se bevessi anch’io, e se ti guardo guidare, è come se guidassi anch’io, e dunque non solo imparo quello che tu fai, ma capisco anche le tue intenzioni.
Empatia significa dunque entrare nei panni degli altri perché il nostro cervello si sintonizza con quello di chi ci sta intorno.
RELAZIONI ANALITICHE. Con Luigi Zoja, uno tra i massimi esponenti mondiali della psicoanalisi junghiana, ci addentreremo nella stanza di analisi, nei luoghi dell’incontro o dello scontro – analitico. La proiezione di qualità dell’individuo su oggetti o persone esterne, dalla partecipazione totale dell’animismo, al politeismo, al monoteismo fino alla laicizzazione della società moderna in cui la religione sopravvive come scelta individuale. Forme post-moderne di rifiuto della partecipazione espresse nelle sindromi di ritiro e loro limiti.
LE PAROLE DELLA CURA. Tutti noi speriamo in qualcosa. Ma il malato spera più di ogni altro. E sono le parole il mezzo più importante per infondere speranza: parole empatiche, di conforto, fiducia, motivazione. Oggi la scienza ci dice che le parole sono delle potenti frecce che colpiscono precisi bersagli nel cervello, e questi bersagli sono gli stessi dei farmaci che la medicina usa nella routine clinica. Le parole innescano gli stessi meccanismi dei farmaci, e in questo modo si trasformano da suoni e simboli astratti in vere e proprie armi che modificano il cervello e il corpo di chi soffre. È questo il concetto chiave che sta emergendo, e recenti scoperte lo dimostrano: le parole attivano le stesse vie biochimiche di farmaci come la morfina e l’aspirina.” Fabrizio Benedetti, uno dei massimi studiosi al mondo dell’effetto placebo, presenta in questa lezione un approccio rivoluzionario alla malattia e alla guarigione, testimoniando l’importanza delle suggestioni verbali positive per il loro potere di modificare il cervello e l’intero organismo.
Apre a uno scenario innovativo in cui le parole di speranza, ingrediente cruciale di ogni terapia, diventano parte integrante della pratica medica. “In questo libro voglio lanciare un messaggio: parole, speranza e farmaci inducono effetti simili con meccanismi simili. E lo faccio parlando sì di scienza, ma raccontando anche brevi storie di pazienti che ci hanno fatto capire tutto ciò. Solo con questo duplice approccio, la scienza da una parte e la prospettiva di chi soffre dall’altra, è possibile comprendere la vera forza della speranza nella sofferenza e nella malattia.”
I LUOGHI CHE CURANO. Scrive Mallgrave“(la bellezza) è semplicemente una parte integrante del nostro modo di entrare in contatto con le cose intorno a noi e di animarle, di esprimere la nostra vitalità e il nostro senso di essere vivi”. l fatto che percepiamo (e quindi concepiamo) l’ambiente costruito tramite l’intero nostro corpo può sembrare una cosa del tutto ovvia, ma per formazione gli architetti tendono a pensare gli edifici come a oggetti astratti o composizioni formali che esistono in uno spazio geometrico libero, piuttosto che come luoghi esistenziali della nostra conoscenza tattile. La riflessione della lezione di Mallgrave, va quindi verso la cura dei luoghi di cura, della bellezza come cura, degli spazi come luoghi (o non luoghi) di cura.
EMPATIA E DISTURBI DEL NEUROSVILUPPO. Curare un bambino autistico richiede strategia, flessibilità, pazienza, intelligenza, coraggio. Occorre essere un po’ psicologi, un po’ terapeuti, un po’ ingegneri della pedagogia e del comportamento. Ogni paziente rappresenta una sfida nuova, difficile. La preparazione specifica è necessaria, ma non basta. Occorre interagire con la famiglia, con la scuola, con i terapeuti. Ed essere molto tenaci perché quando si assiste una persona autistica sono frequenti i momenti in cui si pensa di non farcela.
Le storie che racconta Maurizio Arduino sono tutte a lieto fine. E sono belle e avvincenti perché l’autore seguendo un filo cronologico riesce a raccontare sensazioni, sentimenti, sa rappresentare la psicologia dei personaggi, che poi sono persone reali.
LA NASCITA DELL’EMPATIA. Con Massimo Ammaniti.
IL VOLTO NASCOSTO DELLA PAURA. Evento di chiusura di questa edizione, la proiezione di un documentario in diretta streaming, dal titolo Il volto nascosto della paura.
Dall’undici settembre 2001 New York è diventata il centro di una nuova epidemia di paura e di ansia che si è diffusa rapidamente a tutto il mondo occidentale. Così come la paura si diffonde nella società, l’ansia si diffonde nella società della nostra mente.
Il volto nascosto della paura racconta gli studi di due dei principali esperti mondiali di paura e ansia, Joseph LeDoux e il premio Nobel Eric Kandel, e l’applicazione delle loro scoperte scientifiche sui pazienti del Centro per le Neuroscienze della Paura e dell’Ansia di New York.
Tre storie emblematiche di persone che soffrono di Stress Post-traumatico e di Disturbo di Panico: che impatto ha avuto l’undici settembre sui loro cervelli? Perchè erano più vulnerabili di altri? Sono riusciti a vincere la paura? Lo studio dei casi individuali è la chiave per la ricerca della nuova scienza della mente per affrontare, psicologicamente e biologicamente, la paura.
Per i costi di iscrizione e il programma completo: https://www.psicologia.io/formazione-online/lezioni-sullempatia-2021-online-edition