Nel baule di Bazlen [Milano]

Venerdì 2 dicembre alle ore18 presso il laboratorio Formentini, Marco Belpoliti e Luigi Zoja discuteranno dei disegni di Roberto Bazlen in mostra.

Locandina 20 novembre

Crisi climatica, pandemia, guerra in Ucraina: come si riflettono sulla psiche individuale e di massa [Mestre]

All’interno del Festival della Politica, cinque giornate di dibattiti, workshop, interviste e spettacoli si terrà l’intervento, in dialogo con Antonio Gnoli: Crisi climatica, pandemia, guerra in Ucraina: come si riflettono sulla psiche individuale e di massa.

Per ulteriori informazioni: www.festivalpolitica.it

Tutti gli incontri del Festival della Politica sono a ingresso libero.
È raccomandata la prenotazione, da effettuarsi su questa pagina, per tutti gli incontri eccettuata la Maratona sull’Ambiente di sabato 22 ottobre.

 

Paranoia, la follia che fa la storia. [Bologna]

Scuola di eco-politica presenta “Gestire l’ambiente o abitare la Terra? Dall’ecologia all’ecosofia”.

Sabato 29 ottobre alle ore 16, si terrà la lezione di Luigi Zoja sulla paranoia, la follia che fa la storia, presso la Sala degli Anziani al Palazzo d’Accursio, piazza Maggiore, 6, Bologna.

Paranoia

Dialoghi sul male [Lugano]

Luigi Zoja presenterà il suo ultimo libro Dialoghi sul male edito da Bollati Boringhieri intervistato da Stefano Vassere.
“Luigi Zoja “ritrae” il male e la sofferenza con grande cura, coinvolgendo emotivamente il lettore nelle storie che compongono il libro”.

Il programma completo del Festival del racconto, Premio Chiara è consultabile a questo link.

 

Il crollo della sessualità tradizionale [Verona]

All’interno del ciclo “Esperienza e formazione. Scuola, studente, esperienze” (Percorso di 3 incontri riservato ai docenti della Scuola Campostrini), si terrà l’incontro con Luigi Zoja “Il crollo della sessualità tradizionale”.

Per il programma completo:

Locandina Esperienza_e_Formazione

Gli incontri si terranno presso l’Aula magna della Scuola Campostrini.

Masterclass con Yuri Ancarani a Palazzo Grassi [Venezia]

L’artista e film-maker Yuri Ancarani conduce una nuova Masterclass di due giorni per studenti e professionisti con uno specifico interesse per l’immagine in movimento.

Le lezioni si focalizzano sull’analisi di alcuni cortometraggi dell’artista stesso e sono accompagnate da sessioni di dibattito e discussione dall’alto valore formativo. I partecipanti avranno l’opportunità di confrontarsi con un professionista dell’ambito audio visivo nell’esercizio del pensiero e dell’analisi critica attorno all’immagine cinematografica.

Yuri Ancarani è un video artista e film-maker italiano. Le sue opere nascono da una continua commistione fra cinema documentario e arte contemporanea, e sono il risultato di una ricerca spesso tesa ad esplorare regioni poco visibili del quotidiano, realtà in cui l’artista si addentra in prima persona.

Giovedì 22 settembre alle ore 17, in conclusione della prima giornata di Masterclass, il Teatrino ospiterà la proiezione di Atlantide (104′, 2021) di Yuri Ancarani, seguita da un incontro aperto al pubblico con lo psicanalista e saggista Luigi Zoja, la psicanalista Marina Valcarenghi e l’artista stesso.

Modalità di partecipazione alla Materclass
Il numero di partecipanti è limitato. Le iscrizioni sono chiuse.

Costo: 50€. Ciascun partecipante riceve una Membership Card di Palazzo Grassi – Punta della Dogana.
Partecipazione gratuita per chi è già in possesso di una Membership Card.

Per ulteriori informazioni: education@palazzograssi.it

 

Incontro Atlantide 22.09

Mother Lode [Milano]

Nell’ambito degli appuntamenti “Chiacchiere & Ospiti” al Beltrade arriva lunedì 6 giugno  “Mother Lode” di Matteo Tortone che è in sala dalle ore 21.40 con lo psicoanalista Luigi Zoia per discutere il tema del valore della vita al centro del film su ricerca dell’oro nelle Ande peruviane.
Il film è in edizione originale in spagnolo con sottotitoli italiani, ed è stato presentato alla Mostra di Venezia 2021 nella Settimana Internazionale della Critica.

Locandina Mother Lode

Il racconto, raccontato da uno psicanalista. [Dialoghi di Pistoia]

Secondo l’Odissea, gli dêi vollero la distruzione di Troia affinché fosse raccontata. La vita è limitata, mentre il racconto e i suoi eroi sono eterni. Questo modello sembra essere immutabile e anche le persone reali, i pazienti dell’analista, si lasciano spesso trasportare dal destino come tragici protagonisti. Nel Novecento questa dimensione drammatica della vita è stata parzialmente rimossa dai modelli cinematografici, dove vince sempre il bene, ma non è stata eliminata dalla vita, è stata solo spinta nell’inconscio, da cui riemerge come sintomo ansioso: basta pensare quanto siamo impreparati a immaginare la guerra. Il racconto completo che contiene anche il male della vita, è rimasto uno spazio privato, ad esempio nella stanza d’analisi. L’analisi è dunque, in un certo senso, una forma di narrazione che guarisce proprio in quanto racconto. Il racconto di un grande psicanalista.

teatro Bolognini – €3

 

Frammenti di Psiche [Online]

LECTIO MAGISTRALIS DI LUIGI ZOJA: IL VERME NELLA STORIA. NAZIONALISMI E INFEZIONI PSICHICHE ACCELERATRICI DELLA POLARIZZAZIONE

LECTIO MAGISTRALIS DI LUIGI ZOJA: IL VERME NELLA STORIA. NAZIONALISMI E INFEZIONI PSICHICHE ACCELERATRICI DELLA POLARIZZAZIONE

Nella serata che precede l’inizio dei lavori del convegno – venerdi 10 giugno alle ore 21.00 – è prevista una pre-conference con Luigi Zoja che terraà una lectio magistralis sui temi della violenza e dei processi traumatici collettivi. l’evento si svolgerà online e vi potranno partecipare, previa iscrizione, anche coloro che non sono iscritti al convegno (vedi alla sezione “iscrizioni” nel sito del convegno).
Le persone iscritte al convegno possono partecipare alla Pre-Conference senza nessun’altra procedura.

“I trattati di psichiatria dicono che i disturbi mentali collettivi appartengono a secoli lontani e non alla modernità. Come ho provato a mostrare in uno studio sulla paranoia nella storia, la nostra è invece l’epoca in cui è particolarmente agevole una versione persecutoria di quella che Jung ha chiamato “infezione psichica collettiva”. È infatti facilitata dai mezzi di comunicazione e dalla semplicità con cui, a differenza di altri disturbi mentali, il messaggio paranoico può esser diffuso dai leader, come contagio mentale “top-down”. In tempi di emergenze, di fake, di pandemia, si è ulteriormente aggravata la tendenza a diffidare delle informazioni ufficiali, e a tornare quasi a preferire le “voci”: nelle quali è facile prevalga la malignità e la ricerca di un capro espiatorio. Dopo due guerre mondiali legate ai nazionalismi, il mondo ha continuato ad esser risistemato lungo divisioni etniche, nazionali, linguistiche, con nuove separazioni. L’attuale guerra non ne è che una manifestazione estrema. Fino a tre anni fa andavamo regolarmente a Kiev per supervisioni e convegni, in cui la metà dei colleghi erano ucraini, l’altra metà russi.

 Luigi Zoja

Qui il link per iscriversi